Scegliere la scarpa giusta per migliorare la salute delle persone.

Le scarpe sbagliate possono far male alla salute, non solo del piede. Come scegliere quelle giuste.

L’estate è in arrivo, e così anche le calzature più disparate. Ma tra infradito, sandali, tacchi alti e decolleté, per arrivare agli stivali estivi qual è la scarpa ideale per non farsi del male e magari essere anche alla moda? Lo abbiamo chiesto al podologo.

Esiste la scarpa ideale? Secondo i fisiologi, no. Sarebbe meglio camminare scalzi. Ma per coniugare l’esigenza di proteggere il piede e, perché no, essere  anche alla moda è necessario attrezzarsi di un paio di calzature.

PIANO TERRA O ATTICO, QUALE MEGLIO? Di modelli di scarpe ce ne sono davvero tanti. Da quelle con la suola rasoterra a quelle con i tacchi vertiginosi. Spesso le scelte sono dettate dal desiderio di seguire il must del momento ma, attenzione: i dolori ai piedi sono dietro l’angolo e non solo:  «Di sicuro nella top-ten delle calzature sbagliate ci sono quelle con il tacco alto – spiega il dott. Davide Mambrinpodologo – Un accessorio femminile che conferisce sensualità all’incedere, ma dannoso all’appoggio plantare, allo schema del passo e alla postura».

POCHI CENTIMETRI Bastano 3 soli centimetri di tacco per scaricare il peso dal tallone all’avampiede, e si arriva al 76% del peso corporeo traferito sulla punta del piede con un tacco di 9 cm. «La metatarsalgia è il primo effetto scatenato dalle scarpe con tacco alto, specie se la punta della calzatura è stretta – sottolinea Mambrin – Un’altra frequente e temibile infiammazione che colpisce l’avampiede spesso scatenata dall’uso prolungato di scarpe a tacco alto è il neuroma di Morton. I suoi sintomi sono tipici: dolore, bruciore e la sensazione di un sassolino o di un chiodo nella scarpa che insiste sotto il punto dolente. Tanto che chi ne è colpito a volte per strada è costretto a fermarsi per togliere la calzatura e massaggiare il piede. Non solo: il peso che grava sulle dita, accelera la predisposizione individuale a sviluppare l’alluce valgo e le dita deformate a martello».
Insomma, se proprio si deve scegliere, per camminare è meglio una scarpa con tacco basso. «E’ meglio indossare scarpe con tacchi più bassi possibili – Gli esseri umani hanno, in realtà, iniziato a camminare a piedi nudi, non c’è ragione (medica) per indossare i tacchi. Se proprio insistete, è meglio farlo in modo temporaneo (indossateli alla sera anziché di giorno), e con un tacco la cui base sia meno sottile possibile per ridurre al minimo lo squilibrio». Ecco dunque che in questo caso possono vincere le scarpe con suola rasoterra.

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